LE FASI DEL CICLO RISINTONICO EMOTIVO©


 


Fase 1. Identificazione emotiva manifesta
In tale fase viene chiesto al paziente di rispondere a domande finalizzate a indagare il vissuto quotidiano. In tale fase è possibile individuare l’evento vissuto dal soggetto e, per un processo di associazione emotiva, di riattivare un contenuto emotivo primario che però nel corso delle continue fughe  attivate da mancate sintonizzazioni è stato modificato in manifesto. Il paziente, nei suoi eventi quotidiani, di fatto mostra un’emozione trasformata e molto differente da quella primaria. In tale fase terapeutica l’obiettivo è quello di identificare l’emozione manifesta così come appare e come il paziente la vive e la sente.

Fase 2. Stimolazione episodica
Identificata l’emozione manifesta e percepita come disturbante dal paziente è il momento di entrare in una dimensione episodica. Seguendo la tecnica del float back utilizzata dall’EMDR (Shapiro, 2000), si tratta di attivare nel paziente la rievocazione di episodi del proprio vissuto che richiamano per associazione a quell’emozione manifesta identificata nella fase 1. Così facendo è possibile spostare il paziente da una dimensione sintomatica a una prettamente episodica.

Fase 3. Identificazione emotiva primaria
Le emozioni che emergono dai racconti di vita risultano essere le emozioni primarie, ovvero le espressioni emotive prima di essere state sottoposte a un processo trasformativo atto all’autoprotezione e derivato da mancate sintonizzazioni relazionali precoci. Superato l’ostacolo dell’accesso alla memoria episodica, il recupero dell’emozione primaria risulta quasi spontaneo. In tale fase è molto frequente che il paziente viva in diretta l’emozione primaria. Il tono della voce cambia, muta il ritmo e anche la postura. Tutti questi elementi vengono indagati dal terapeuta per meglio comprendere l’emozione genuina sottostante.

Fase 4. Identificazione semantica primaria
Il momento seguente all’identificazione dell’emozione primaria risulta essere il più utile per il terapeuta per indagare il contenuto semantico. Il paziente appare “smascherato”. È visibile nella sua totale genuinità. A tal punto è utile che il terapeuta indaghi in diretta il contenuto semantico associato all’emozione primaria e definito “primario” anch’esso e differente dal contenuto semantico manifesto che invece si pone come semantica associata all’emozione manifesta e quindi visibile in fase 1. A tal punto il terapeuta consente al paziente, dopo aver visto l’emozione primaria, di vedere anche la semantica primaria.

Fase 5. Risintonizzazione emotiva
Tale fase rappresenta la più delicata. Il terapeuta rinforza l’emozione primaria emersa e anche il contenuto semantico associato.
Inoltre consente al paziente di focalizzare, ricorrendo ad un approccio esperienziale (Cornell, 1993 e Gendlin, 1996) sull'emozione primaria identificata facendogliela sentire fluire dentro di sé senza difese ricorrendo alla mindfulness (Crane, 2012).
In tale fase il terapeuta assume per il paziente un ruolo di adulto interno vicariante che richiama l'Adulto Funzionale della Schema Therapy (Young, Klosho, Weishaar, 2003) che però bilancia tra un contenuto emotivo non totalmente fin lì accettato e un contenuto semantico disfunzionale. In questa fase risulta essere massima la dimensione empatica della relazione terapeutica. Il processo di focalizzazione funziona ed è molto facile che il terapeuta riesca a sentire la stessa emozione provata del paziente. È a tal punto che avviene la risintonizzazione emotiva.

Fase 6. Integrazione nel vissuto
Dopo aver empatizzato con l’emozione primaria del paziente, il terapeuta lega il contenuto emotivo primario con quello emotivo manifesto sentito e identificato nella fase 1 dal paziente. Il terapeuta, ricorrendo nuovamente alla tecnica dell'EMDR, in tale fase consente un’integrazione del vissuto originario in un vissuto presente (Fernandez, Maslovaric, Veniero Galvagni, 2011) al fine di attivare quel processo di naturale riorganizzazione semantica ed emotiva. Il paziente vede e per la prima volta comprende che l’emozione e il pensiero identificati nel presente non sono primari, ma solo manifesti.




Il paziente tramite l'applicazione del Ciclo Risintonico Emotivo© segue un vero e proprio LAVAGGIO EMOTIVO,
ritrovandosi più leggero, purificato oltre che più energico e più consapevole del proprio mondo interiore.
Il paziente migliora di gran lunga il suo approccio alle emozioni, inziando a non scappare da esse,
ma a viverle e a farle fluire dentro di sè.

I sintomi somatici e psicologici a poco a poco si riducono e spariscono e
 il paziente sente finalmente di poter vivere il proprio quotidiano con una forza vitale ritrovata





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